di Cesare Bechis

È una delle vittime dell’incidente. Il parroco di Montalbano Jonico: «Fin da ragazzo sognava di fare il pilota». Il sindaco: «È stato eroico». Il ricordo dei colleghi

Un grande professionista, una immensa passione per il volo e il sogno di diventare pilota coltivato sin da ragazzo. Ma anche una persona solare, sempre amichevole e disponibile verso gli altri. Così in Puglia e Basilicata ricordano Giuseppe Cipriano, tenente colonnello dell’Aeronautica militare, 48 anni, nato a Taranto e cresciuto con la famiglia a Montalbano Jonico, in provincia di Matera, dove vivono il padre Peppuccio, la madre Ginetta e i fratelli Mario e Alessio. Cipriano è una delle vittime dell’incidente di Guidonia, dove due aerei dell’Aeronautica militare sono precipitati dopo essersi scontrati.

«È stato mio alunno alle scuole medie e alle superiori e frequentava la parrocchia come caposcout del gruppo Montalbano 1», dice il parroco di Montalbano Jonico, don Pasquale Di Taranto. «È sempre stato un ragazzo generoso e altruista – aggiunge – , serio e studioso, ma molto alla mano e amico di tutti». Il sacerdote racconta che Cipriano «fin da ragazzo ha avuto come obiettivo di fare il pilota». «Abbiamo fatto molti campi scout insieme – prosegue – e iniziative di solidarietà negli ospedali, nell’aiuto ad anziani e nei gruppi antincendio. Ho saputo della tragedia mentre ero a scuola: mi è arrivato un whatsapp in cui c’era scritto “hai saputo di Giuseppe Cipriano?”. Il sacerdote ricorda Cipriano anche attraverso un post su Facebook: «Giuseppe – si legge nel messaggio – sei stato uno dei miei ragazzi in parrocchia. Ero fiero di te come anche degli altri ragazzi. Contento della tua carriera che non sbandieravi e non ti ha mai fatto sentire un presuntuoso. Da oggi non volerai più, ma noi continueremo a volare con ciò che sei stato per noi e continuerai ad essere». Il militare viene ricordato anche dal sindaco della cittadina, Piero Marrese, che definisce Cipriano un «ragazzo generoso, riservato e dal cuore nobile». Il primo cittadino sottolinea inoltre la manovra del tenente colonnello, che ha evitato di far schiantare l’areo tra i palazzi. «Salvando la vita di tante persone, ha deciso di sacrificare la sua», scrive il sindaco.

C’è dolore e incredulità anche a Bari, sede del comando Scuola e Terza Regione Aerea (da cui dipende il 60esimo stormo di Guidonia), dove ricordano bene il sorriso di Cipriano e la sua capacità di mettersi a disposizione degli altri. Non per nulla faceva parte del gruppo di lavoro impegnato in corsi di cultura aeronautica, un’iniziativa rivolta ai giovani di tutta Italia. «Era stato a Bari nel marzo scorso, quando 150 persone tra cui tanti studenti accorsero proprio per quel corso», dicono al comando. «Fu un’iniziativa di grande successo, era una persona che sapeva rapportarsi con i ragazzi, fu un’iniziativa di grande successo», aggiungono.

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07 marzo 2023 ( modifica il 07 marzo 2023 | 16:59)





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